La scheda video ha il compito di generare e inviare al monitor un segnale video. E’ possibile trovare diverse tipologie di schede video:
A prescindere comunque dalla tipologia scelta, su una qualsiasi scheda video
è possibile trovare sempre un cosiddetto processore grafico, chiamato
GPU , ed una certa quantità di memoria video (che può essere
dedicata, cioè installata direttamente sulla scheda video, oppure
condivisa, cioè sottratta dalla memoria principale del sistema).
Contrariamente a quanto avviene con le schede madri, le schede video non
hanno però uno standard per quanto riguarda le dimensioni fisiche. Ogni
scheda video, tuttavia, è dotata di uno standard per quanto riguarda l’attacco presente
sotto la scheda video stessa (il quale, in poche parole, le permette
di essere montata sull’apposito slot che si trova sulla scheda
madre).
Come e quale scheda video scegliere? Le caratteristiche tecniche che si devono conoscere sono davvero molte. Ecco, un semplice elenco di quelle da tenere maggiormente in considerazione:
·
un altro fattore molto importante da tenere in considerazione, oltre a
quelli appena citati, è
la potenza dell’alimentatore che si trova all’interno
del computer, che per evitare fastidiosi problemi di alimentazione (come, ad
esempio, l’improvviso spegnimento del PC) deve essere
adegauto
alla potenza richiesta dalla scheda video che hai intenzione
di comprare (di solito questa informazione viene riportata sulla confezio.
Infine, ci sono da considerare anche le
dimensioni fisiche
della scheda video che, a causa dell’eccessiva lunghezza e/o larghezza
di particolari modelli, potrebbero addirittura impedirti di montarla
all’interno del case.
A questo punto, le idee dovrebbero essere più chiare ed è possibile fare una scelta più consapevole. Come sempre restiamo a tua disposizione.
Che cos’è una scheda madre?
La scheda madre è la parte più importante di un PC infatti, ha il fondamentale compito di gestire e alimentare correttamente tutte le varie componenti ad essa collegate (quindi processore, memoria RAM, disco fisso, scheda video, masterizzatore, eccetera). Per scegliere una scheda madre, i fattori più importanti da considerare, sono soprattutto tre ovvero il formato, il socket, ed il chipset utilizzato. Per capire quindi quale scheda madre comprare, cercherò di chiarirti le idee proprio su questi aspetti.
Quale formato scegliere? Tutte le schede madri che si trovano in commercio si distinguono, prima di tutto, in base alle dimensioni utilizzate e la scelta determinerà anche la dimensione del case o cabinet dove verrà montata. Esistono in commercio vari formati standard tra i quali, quelli più diffusi, sono i cosiddetti standard ATX e microATX.
Quale socket scegliere? Dopo il formato, quello che distingue una scheda madre da un’altra è anche il tipo di socket utilizzato (il quale, in poche parole, permette di collegare il processore alla scheda madre). In commercio, si trovano due tipologie di socket: quelli della Intel, che, attualmente, sono l’LGA1150, l’LGA1151 e l’LGA2011-v3 e e quelli della AMD, basati sulla tipologia PGA, che, invece, sono l’AM1, l’AM2/AM2+, l’AM3/AM3+, l’FM1 e l’FM2/FM2+. A prescindere dalla produttore e/o dal tipo del socket, l’unica cosa che devi tenere a mente è che questa scelta influenzerà anche quella del processore.
Quale chipset scegliere? L’ultimo fattore, ma non per importanza, che distingue una scheda madre da un’altra, è anche il cosiddetto chipset il quale ha il fondamentale compito di smistare e dirigere le informazioni passanti tra la CPU, la memoria RAM, il disco fisso, e le altre componenti presenti all’interno del sistema (se hai bisogno di maggiori informazioni ti invitiamo a consultare i siti dei produttori Intel e AMD).
Altre caratteristiche, da tenere in considerazione è il supporto agli ultimi standard disponibili quali: USB 3.1, PCI Express 3.0, SATA 3.0, SATA Express ed M.2, usati per connettere dischi fissi, SSD e/o masterizzatori/lettori, e un sufficiente numero di slot di espansione (per particolari esigenze vi consiglio di visitare i siti dei produttori).
Conclusioni: lo strumento non è certamente esaustivo, ma arrivati a questo punto hai una base di partenza per scegliere una scheda madre.
×
Che cos’è una scheda madre?
La scheda madre è la parte più importante di un PC infatti, ha il fondamentale compito di gestire e alimentare correttamente tutte le varie componenti ad essa collegate (quindi processore, memoria RAM, disco fisso, scheda video, masterizzatore, eccetera). Per scegliere una scheda madre, i fattori più importanti da considerare, sono soprattutto tre ovvero il formato, il socket, ed il chipset utilizzato. Per capire quindi quale scheda madre comprare, cercherò di chiarirti le idee proprio su questi aspetti.
Quale formato scegliere? Tutte le schede madri che si trovano in commercio si distinguono, prima di tutto, in base alle dimensioni utilizzate e la scelta determinerà anche la dimensione del case o cabinet dove verrà montata. Esistono in commercio vari formati standard tra i quali, quelli più diffusi, sono i cosiddetti standard ATX e microATX.
Quale socket scegliere? Dopo il formato, quello che distingue una scheda madre da un’altra è anche il tipo di socket utilizzato (il quale, in poche parole, permette di collegare il processore alla scheda madre). In commercio, si trovano due tipologie di socket: quelli della Intel, che, attualmente, sono l’LGA1150, l’LGA1151 e l’LGA2011-v3 e e quelli della AMD, basati sulla tipologia PGA, che, invece, sono l’AM1, l’AM2/AM2+, l’AM3/AM3+, l’FM1 e l’FM2/FM2+. A prescindere dalla produttore e/o dal tipo del socket, l’unica cosa che devi tenere a mente è che questa scelta influenzerà anche quella del processore.
Quale chipset scegliere? L’ultimo fattore, ma non per importanza, che distingue una scheda madre da un’altra, è anche il cosiddetto chipset il quale ha il fondamentale compito di smistare e dirigere le informazioni passanti tra la CPU, la memoria RAM, il disco fisso, e le altre componenti presenti all’interno del sistema (se hai bisogno di maggiori informazioni ti invitiamo a consultare i siti dei produttori Intel e AMD).
Altre caratteristiche, da tenere in considerazione è il supporto agli ultimi standard disponibili quali: USB 3.1, PCI Express 3.0, SATA 3.0, SATA Express ed M.2, usati per connettere dischi fissi, SSD e/o masterizzatori/lettori, e un sufficiente numero di slot di espansione (per particolari esigenze vi consiglio di visitare i siti dei produttori).
Conclusioni: lo strumento non è certamente esaustivo, ma arrivati a questo punto hai una base di partenza per scegliere una scheda madre.
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Il
processore è l’elemento più importante da valutare quando si sta per
acquistare un computer. Questo perché il processore, chiamato anche,
gestisce tutte le periferiche interne ed esterne (come, ad esempio, la
tastiera e il mouse, la scheda audio, la scheda video, eccetera).
In aggiunta a questo, una CPU normalmente esegue però anche le
istruzioni dei programmi i quali vengono a loro
volta “traslocati” dalla memoria secondaria, cioè dall’hard
disk, alla più veloce memoria principale (chiamata anche memoria
primaria o semplicemente RAM).
Ma qual è la differenza tra i processori? Diciamo che sostanzialmente è la potenza che consiste nella frequenza di clock, nel tipo e nel numero delle istruzioni che il processore è in grado di eseguire, nella velocità con cui scambia le informazioni da e verso la memoria RAM, nel numero di core presenti nel processore stesso, nel rapporto tra le prestazioni e i consumi, nonché nella presenza o meno di altre eventuali tecnologie.
Che cos’è il clock? Il termine clock indica un segnale periodico, cioè che si ripete nel tempo, che viene utilizzato per sincronizzare il funzionamento dei diversi dispositivi elettronici digitali. La frequenza viene comunemente espressa in hertz.Più è alta questa frequenza di clock, e più alto sarà, di conseguenza, il numero di operazioni che potranno essere eseguite nello stesso intervallo di tempo.
Che cos’è la cache? Per ridurre il tempo medio di accesso alla memoria RAM, sui processori è normalmente presente anche una piccola quantità di memoria temporanea molto veloce che prende il prodotto di cache della quale ne esistono solitamente due o tre livelli.
Meglio una CPU a 32 bit o una a 64 bit? I termini 32 bit e 64 bit in sostanza indicano come vengono gestite le informazioni da parte del processore, in poche parole, si traduce in una dimensione maggiore dei registri, ma non solo, che rende un processore a 64 bit migliore. A tal proposito ormai si trovano quasi esclusivamente quelli a 64 bit quindi sotto questo aspetto non ci dovrebbe essere proprio alcun tipo di problema nella scelta.
Allora quale processore comprare, Intel o AMD? Diciamo che non c’è una risposta precisa a questa domanda, c’è da dire che i processori AMD di solito costano di meno rispetto a quelli della Intel. Comunque, a prescindere dalla produttore, ricorda che dipende soprattutto dall’uso che tu debba farne nonché dalla cifra che sei disposto a spendere (fermi restando che, almeno in teoria, i processori più costosi dovrebbero garantire sempre delle prestazioni migliori rispetto a quei processori che costano di meno).
A questo punto, spero che tu ora abbia le idee più chiare e che quindi adesso tu sia in grado di scegliere quale processore è più adatto alle tue esigenze.
Il
processore è l’elemento più importante da valutare quando si sta per
acquistare un computer. Questo perché il processore, chiamato anche,
gestisce tutte le periferiche interne ed esterne (come, ad esempio, la
tastiera e il mouse, la scheda audio, la scheda video, eccetera).
In aggiunta a questo, una CPU normalmente esegue però anche le
istruzioni dei programmi i quali vengono a loro
volta “traslocati” dalla memoria secondaria, cioè dall’hard
disk, alla più veloce memoria principale (chiamata anche memoria
primaria o semplicemente RAM).
Ma qual è la differenza tra i processori? Diciamo che sostanzialmente è la potenza che consiste nella frequenza di clock, nel tipo e nel numero delle istruzioni che il processore è in grado di eseguire, nella velocità con cui scambia le informazioni da e verso la memoria RAM, nel numero di core presenti nel processore stesso, nel rapporto tra le prestazioni e i consumi, nonché nella presenza o meno di altre eventuali tecnologie.
Che cos’è il clock? Il termine clock indica un segnale periodico, cioè che si ripete nel tempo, che viene utilizzato per sincronizzare il funzionamento dei diversi dispositivi elettronici digitali. La frequenza viene comunemente espressa in hertz.Più è alta questa frequenza di clock, e più alto sarà, di conseguenza, il numero di operazioni che potranno essere eseguite nello stesso intervallo di tempo.
Che cos’è la cache? Per ridurre il tempo medio di accesso alla memoria RAM, sui processori è normalmente presente anche una piccola quantità di memoria temporanea molto veloce che prende il prodotto di cache della quale ne esistono solitamente due o tre livelli.
Meglio una CPU a 32 bit o una a 64 bit? I termini 32 bit e 64 bit in sostanza indicano come vengono gestite le informazioni da parte del processore, in poche parole, si traduce in una dimensione maggiore dei registri, ma non solo, che rende un processore a 64 bit migliore. A tal proposito ormai si trovano quasi esclusivamente quelli a 64 bit quindi sotto questo aspetto non ci dovrebbe essere proprio alcun tipo di problema nella scelta.
Allora quale processore comprare, Intel o AMD? Diciamo che non c’è una risposta precisa a questa domanda, c’è da dire che i processori AMD di solito costano di meno rispetto a quelli della Intel. Comunque, a prescindere dalla produttore, ricorda che dipende soprattutto dall’uso che tu debba farne nonché dalla cifra che sei disposto a spendere (fermi restando che, almeno in teoria, i processori più costosi dovrebbero garantire sempre delle prestazioni migliori rispetto a quei processori che costano di meno).
A questo punto, spero che tu ora abbia le idee più chiare e che quindi adesso tu sia in grado di scegliere quale processore è più adatto alle tue esigenze.
La memoria RAM (dall’inglese Random Access Memory) è una memoria volatile ad accesso casuale che permette di memorizzare temporaneamente le informazioni sui diversi programmi in esecuzione. Fra questi, il primo e, al tempo stesso, più importante programma ad essere caricato nella memoria è il cosiddetto sistema operativo il quale, una volta in esecuzione, carica tutti i programmi necessari nella restante memoria RAM (questo procedimento avviene ad ogni avvio del sistema operativo, infatti, una volta spento il computer, la memoria RAM viene automaticamente svuotata (proprio per questo motivo viene detta memoria volatile).
Come e quale memoria RAM scegliere? Le memorie per computer attualmente si dividono principalmente in due tipologie: le DIMM (impiegate sui computer fissi) e le SODIMM (impiegate sui computer portatili). In commercio, tuttavia, è possibile trovare anche altre tipologie di RAM ma concentriamoci sullo standard DDR di cui esistono i formati DDR2/DDR3 e DDR4.
Che differenza c’è tra DDR2, DDR3 e/o DDR4? La differenza tra le diverse memorie consiste, in primo luogo, nell’effettiva velocità di funzionamento e, in secondo luogo, nella tensione con cui il modulo di memoria deve lavorare.
Che cos’è la latenza? La latenza, in genere indicata conil valore CL esprime il ritardo tra l’inoltro di una richiesta in lettura alla memoria e l’istante in cui il dato è pronto per l’uscita (quindi, in poche parole, più è bassa questa latenza e meglio è).
A questo punto, spero che tu ora abbia le idee più chiare e che quindi adesso tu sia in grado di distinguere e scegliere quale memoria usare.
Ovviamente se i dubbi permangono puoi sempre a contattarci.
L’hard disk è un dispositivo di memoria di massa che utilizza uno o più piatti magnetici per memorizzare e custodire tutti i file, i programmi e i sistemi operativi presenti sul computer. Si distinguono, soprattutto, la velocità, le dimensioni fisiche, la capacità e l’interfaccia di collegamento. Può essere inoltre interno (per PC fisso e Notebook) o esterno cercheremo di chiarire le idee per il fisso.
Velocità: per quanto riguarda la velocità di un hard disk, su un computer fisso, i piatti possono girare a 5.400, a 7.200, a 10.000 o anche a 15.000 rpm (ovviamente più è alta la velocità con la quale girano i piatti, più velocemente saranno caricati il sistema operativo, i programmi ed i file (ma, allo stesso tempo, maggiori saranno però anche il rumore prodotto e i consumi richiesti).
Dimensioni fisiche: Le dimensioni fisiche più utilizzate di un hard disk (interno o esterno) sono da 3,5″ ma grazie agli SSD lo standard si potrà spostare verso i 2,5″.
Capacità e I/F di collegamento: E’ possibile trovare hard disk con una capacità che si aggira mediamente tra i 500 GB ed i 4, se non più, TB. Si potrebbe approfondire il tema della capacità dichiarata e dell’opportunità di utilizzare un sistema RAID (anche, mediante, un cosiddetto NAS) ma evitiamo per la rara casistica in ambiente Home cui è destinata questa mini guida. L’interfaccia di collegamento, utilizzata ormai anche nei server, è di tipo SATA , anche se esistono altri tipi come SAS e SCSI.
Altre caratteristiche
Le più importanti da considerare sono: la memoria cache o buffer, che ha il compito di memorizzare temporaneamente un insieme di dati in maniera tale da poter essere velocemente recuperati quando necessari (più è grande e meglio è); il tempo di accesso, che indica il tempo medio necessario nel reperire un dato in un punto casuale del disco (ad esempio, il tempo di accesso per un hard disk da 7.200 rpm, è di circa 9 ms mentre, per un hard disk da 15.000 rpm, è di circa 4 ms); la velocità di trasferimento, espressa in MB/s, che indica la quantità di dati fornita dal disco rigido in un determinato lasso di tempo; la rumorosità emessa, (generalmente è maggiore quanto più veloce è il disco) che viene comunemente espressa in decibel (ovvero in dB).
A questo punto, le idee dovrebbero essere più chiare e la scelta non dovrebbe essere complicata. In ogni caso siamo a tua disposizione se restano dubbi.
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